Attesa...
Buonasera a tutti!
Dato il momento delicato che tutti stiamo vivendo, mi sembra opportuno, anche se a molti invece risulterà scontato, parlare dell'attesa per i risultati delle elezioni nel nostro paese. Ovviamente il mio sarà un discorso super partes e mi asterrò completamente dal dare giudizi e e far trapelare preferenze puramente soggettive. Al momento, mi sento di poter dire che gli italiani possano essere divisi in due grandi blocchi, che chiameremo, ispirandoci alla "Divina Commedia" di Dante, "girone dei curiosi" e "girone dei superficiali". I primi sono coloro che, in questo preciso istante, sono attaccati all tivù in trepidante attesa di conoscere chi avrà l'onore di rovinarci ancora di più; i secondi invece, sono coloro che probabilmente non sanno nemmeno quando usciranno di preciso i risultati e lo verranno a sapere domani per sentito dire. Per quanto mi riguarda, sento invece di far parte di un terzo gruppo o blocco che, sempre per utilizzare un eufemismo dantesco, potrei chiamare "limbo". In che senso? Nel senso che, detto terra terra, non so più cosa pensare. Sinceramente non sono un grandissimo intenditore di politica, ma posso tranquillamente affermare che da quando sono abbastanza "maturo" per comprendere certi meccanismi- e forse a pensarci bene non lo sarò mai abbastanza- dalla classe dirigente ho visto arrivare ben poche cose buone. Perciò mi chiedo: " Cosa ci aspettiamo realmente da queste elezioni?", e soprattutto: "Questa nostra attesa verra ripagata? Le cose inizieranno finalmente a cambiare?". Con tutta onestà, sono molto scettico sul fatto che possa cambiare qualcosa, indipendentemente da chi ci rappresenterà- sempre se siamo tutti d'accordo sul volerci fare rappresentare da persone che tra i vari pregi possono vantare quelli di essere corrotti, incompetenti e/o poco preparati, approfittatori magna magna, pedofili e chi più ne ha più ne metta. Nonostante il momento buio che stiamo vivendo, auguro a tutti gli italiani di poter riprendersi presto da questa perfida crisi e concludo questo mio primo intervento con una frase di una nota canzone di Giorgio Gaber: "Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra. E' evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra".
Un abbraccio MS
