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La sufficienza...
04.03.2013 10:49Negli ultimi mesi non si è fatto altro che parlare di politica e di elezioni. Ora invece- ovviamente senza nulla togliere all'importanza che la politica ha nella vita di tutti noi, e all'enorme utilità che avrebbe se fosse fatta con un po' più di serietà- vorrei dedicarmi ad un argomento molto più "quotidiano" e nel quale, penso, si potranno ritrovare molti lettori. Molto probabilmente, leggendo il titolo che ho scelto per questo articolo, molti di voi avranno pensato al sei politico che viene dato nelle verifiche o nelle interrogazioni. La sufficienza alla quale mi riferisco io, invece, non è quella che si può prendere tra i banchi di scuola. Per rendere il concetto più chiaro e trasparente, giusto per intenderci, potrei usare sinonimi come superficialità e irriconoscenza. E a chi non è capitato di essere vittima di questo tipo di situazioni?? Chi non è mai rimasto deluso da una persona alla quale teneva particolarmente e con la quale credeva di avere un rapporto diverso, profondo e sincero, ma che nel tempo, magari dopo anni, si è rivelato essere una farsa? Se c'è una cosa che ho imparato dalla vita è il fatto che l'amicizia vera esiste: su questo punto non nutro il minimo dubbio. Il problma è che anche il legame più forte e duraturo muore immediatamente nel momento in cui si mettono di mezzo i soldi. Il denaro è la causa fondamentale di tutti i mali del mondo. Su questo penso che nessuno abbia da obiettare; anche perchè- basta fermarsi due minuti a pensare per rendersi che la cosa è tanto reale quanto preoccupante-la lista di esempi può essere lunga e convincente: guerre, causate principalmente da conflitti d'interesse di natura finanziaria e di "smania" di potere ( potere=ricchezza); matrimoni falliti; rapporti di amicizia più che solidi che vengono spazzati via come granelli di sabbia nel momento in cui la relazione tra le parti diventa anche economica. Concludo ponendo una domanda, che mi sorge alquanto spontanea, a tutti coloro che leggeranno questo mio breve scritto: quali sono, secondo voi, le motivazioni che hanno portato l'uomo ad ammazzare valori come l'onestà e la lealtà verso il prossimo? Utilizzando un'espressione popolare, pensate che sia solo "una questione di soldi", o le motivazioni vanno cercate anche in qualcos'altro?
Attesa...
25.02.2013 22:51Buonasera a tutti!
Dato il momento delicato che tutti stiamo vivendo, mi sembra opportuno, anche se a molti invece risulterà scontato, parlare dell'attesa per i risultati delle elezioni nel nostro paese. Ovviamente il mio sarà un discorso super partes e mi asterrò completamente dal dare giudizi e e far trapelare preferenze puramente soggettive. Al momento, mi sento di poter dire che gli italiani possano essere divisi in due grandi blocchi, che chiameremo, ispirandoci alla "Divina Commedia" di Dante, "girone dei curiosi" e "girone dei superficiali". I primi sono coloro che, in questo preciso istante, sono attaccati all tivù in trepidante attesa di conoscere chi avrà l'onore di rovinarci ancora di più; i secondi invece, sono coloro che probabilmente non sanno nemmeno quando usciranno di preciso i risultati e lo verranno a sapere domani per sentito dire. Per quanto mi riguarda, sento invece di far parte di un terzo gruppo o blocco che, sempre per utilizzare un eufemismo dantesco, potrei chiamare "limbo". In che senso? Nel senso che, detto terra terra, non so più cosa pensare. Sinceramente non sono un grandissimo intenditore di politica, ma posso tranquillamente affermare che da quando sono abbastanza "maturo" per comprendere certi meccanismi- e forse a pensarci bene non lo sarò mai abbastanza- dalla classe dirigente ho visto arrivare ben poche cose buone. Perciò mi chiedo: " Cosa ci aspettiamo realmente da queste elezioni?", e soprattutto: "Questa nostra attesa verra ripagata? Le cose inizieranno finalmente a cambiare?". Con tutta onestà, sono molto scettico sul fatto che possa cambiare qualcosa, indipendentemente da chi ci rappresenterà- sempre se siamo tutti d'accordo sul volerci fare rappresentare da persone che tra i vari pregi possono vantare quelli di essere corrotti, incompetenti e/o poco preparati, approfittatori magna magna, pedofili e chi più ne ha più ne metta. Nonostante il momento buio che stiamo vivendo, auguro a tutti gli italiani di poter riprendersi presto da questa perfida crisi e concludo questo mio primo intervento con una frase di una nota canzone di Giorgio Gaber: "Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra. E' evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra".
Un abbraccio MS
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